Territorio

Il territorio coinvolto è quello del Parco Nazionale del Pollino, la terra del pino loricato, dell’associazione abete-faggio, del lupo, del capriolo, dell’aquila reale, della lontra, delle rocce dolomitiche, della Serra Dolcedorme, la vetta alta 2267 metri, delle gole, delle grotte, del bos primigenius e dell’elephas antiquus, delle civiltà lucana, magno-greca, bizantina, longobarda, normanna, delle minoranze arbereshe. Il Pollino è 192mila ettari di area protetta; è il Parco Nazionale più grande d’Italia; è il Parco dell’Appennino calabro-lucano. Istituito nel 1993, il Parco si dirama tra le vette del Dolcedorme e di Cozzo del Pellegrino e gli orizzonti che si disegnano sulle acque del Tirreno e dello Jonio, lungo il massiccio montuoso calabro-lucano del Pollino e dell’Orsomarso. L’intera zona, sottoposta a speciale tutela, ai sensi della Legge quadro n.394/1991 sulle aree protette, è costituita dai Massicci del Pollino e dell’Orsomarso. Ha vette tra le più alte del Mezzogiorno d’Italia, coperte di neve per ampi periodi dell’anno. Dalle sue cime, oltre i 2200 metri di altitudine sul livello del mare, si colgono, ad occhio nudo, ad ovest le coste tirreniche di Maratea, di Praia a Mare, di Belvedere Marittimo e ad est il litorale ionico da Sibari a Metaponto. Si tratta di una delle aree più affascinanti del sud Italia.

La presenza di alcuni dei Borghi più belli d’Italia (Aieta, Morano Calabro, Civita, Rotonda, San Severino Lucano, Mormanno, Viggianello) completano il panorama suggestivo dell’area.

L’area è turisticamente sviluppata, ben collegata al resto d’Italia (autostrada, treni e aeroporto di Lamezia) e dispone di servizi turistici di elevato standard e località rinomate per le vacanze.

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